sabato 25 aprile 2009

Nuda veritas 2 - Ferrara

Gustave Klimt - Nuda Veritas (dettaglio)

La verità su Ferrara? La città sta attraversando un periodo di profondo declino economico e sociale, per ora in parte mascherato dalla crisi finanziaria mondiale e da quella economica italiana.
Lungi dall'attrarre nuovi investimenti produttivi e nuova popolazione attiva, Ferrara riesce solo a produrre emigrazione culturale e pendolarismo tra i giovani e aumento dell'età media dei suoi cittadini insieme al più alto tasso di mortalità per tumore dell'Emilia-Romagna.
Per rimediare ci sarebbe bisogno di pesanti investimenti in innovazione tecnologica, infrastrutture, ambiente, sanità, educazione, ma il Comune è strangolato da un debito colossale (circa 160 M€, in crescita) che impedisce qualunque manovra. Ciò nonostante, gli sprechi dell'Amministrazione Comunale sono enormi, basta guardare l'elenco degli incarichi esterni commissionati.
Dopo la (s)vendita delle ex municipalizzate Acosea e AGEA, il nostro Comune ha perso il controllo della situazione mantenendo solo l'1% delle quote azionarie, per cui per tariffe e manutenzione degli impianti i cittadini ferraresi possono solo sperare nel buon cuore di Hera.
La costruzione della centrale a turbogas dell'ENI, che produrrà sicuramente energia elettrica in eccesso rispetto al fabbisogno locale e miseri 20-30 posti di lavoro a basso livello, porterà nessuno sconto sulla bolletta elettrica dei ferraresi e una probabile nube arancione di nanoparticelle negli orizzonti cittadini.
L'agibilità del nuovo ospedale di Cona, che si è voluto costruire in zona notoriamente paludosa contro ogni principio di buon senso per motivi che restano avvolti nella caligine del sospetto, è tutta da verificare, così come la possibilità che il trasferimento dal Sant'Anna di apparecchiature e attività possa avvenire in pochi mesi come affermato.
La trasparenza e il coinvolgimento dei cittadini nel governo della città sono state sinora estremamente carenti, anche in confronto con Comuni simili, come Modena o Reggio Emilia.
La viabilità è divenuta caotica e penosa, i parcheggi sono insufficienti e minacciati di conversione a area edilizia, manca ancora una tangenziale completa.
Il forese è stato abbandonato a sè stesso, e langue tra problemi di sicurezza, chiusure di attività produttive e scuole, latitanza di trasporti pubblici e dell'Amministrazione Comunale in genere.

Tutto ciò evidenzia - al di là di ogni altra considerazione - una manifesta incapacità dei politici ferraresi che hanno governato la città negli ultimi dieci anni ad assolvere i loro compiti.

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