venerdì 24 aprile 2009

YAnC (Yet Another Candidate) - why, cur, proque, perchè?

Lo so, non ve ne frega niente. Ma voglio dirvelo egualmente, anche se forse perderò qualche preferenza. La molla decisiva per la mia "discesa in campo" è stata una riflessione su questa foto:




Quando l'ho trovata (sulla rete) ho pensato a tutti quei ferraresi costretti dal loro attaccamento alla nostra città non meno che dalle loro condizioni economiche a una vita di pendolarismo. E a tutti gli altri che, come feci io tanti anni fa, hanno preferito andarsene: ubi labor, hic Gaius. E, infine, al circolo vizioso così instauratosi: chi va a lavorare in altre città vi porta ricchezza, tanto più se vi trasferisce anche la residenza: e non la crea qui, aggravando così la situazione e producendo nuovi pendolari ed emigranti.
Così ho deciso di investire la cosa più preziosa che ho, il mio tempo, e anche un po' di denaro per instaurare invece un circolo virtuoso:

  1. sviluppare a Ferrara un nuovo tessuto produttivo, incentrato sulle nuove tecnologie emergenti (non ha senso puntare su treni partiti 30 anni fa) che produca in loco ricchezza e che attiri tecnici e manager prima e turismo di tipo business poi;
  2. rendere estremamente accogliente e confortevole la città con servizi e infrastrutture adeguate, in modo da incentivare la residenza nel nostro Comune;
  3. integrare Università e Istituti educativi superiori con il settore produttivo ferrarese, in modo da far incontrare domanda e offerta di lavoro e rendere sempre più vantaggioso impiantare aziende hi tech da noi.
Questa è la mia visione (Romeo Savini la chiama sogno), una città dove le biciclette non sono lasciate ad arrugginire davanti alla stazione ferroviaria ma girano allegramente (e in sicurezza, ma di questo scriverò un altra volta) con in sella i loro proprietari.

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