mercoledì 13 maggio 2009

Churchill, la democrazia e Ferrara - democrazia diretta: il seguito

Abbiamo lasciato i nostri naufraghi sulla scialuppa, alle prese con la decisione da prendere per tentare la via della salvezza.
Solo mare a perdita d'occhio alla vista. Il metodo prescelto fu quello della democrazia diretta, e il risultato della prima votazione fu:Votanti: 16; Est e Ovest, 4 voti; NE, SE, SO e NO: 2 voti; Nord e Sud, 0 voti.


Visto che era finita in perfetta parità, si decise per un ballottaggio tra Est e Ovest, mentre la tensione a bordo saliva visibilmente perchè - nella discussione - si era già attinto abbondantemente alle riserve d'acqua. Il capo del partito dell'Est magnificò le sorti grandi e progressive che li attendevano a Est, lungo il cammino della rivoluzione proletaria. Il capo del partito dell'Ovest, che era il solo ad avere tre megafoni, ricordò che la tradizione della nave era sempre stata filo-occidentale, lungo la rotta della libertà.
Anche il ballottaggio finì in pareggio: otto voti per l'Est e otto per l'Ovest. Mentre i contendenti si accaloravano nella discussione, continuando a bere per l'arsura, in rapida sequenza si svolsero i seguenti eventi:
  1. accusa di broglio elettorale e corruzione da parte del partito dell'Est nei confronti del partito dell'Ovest;
  2. contro-accusa di tentativo di golpe da parte del partito dell'Ovest nei confronti del partito dell'Est;
  3. fondazione della "Lega Prua" da parte di chi aveva votato NE e NO alla prima votazione, con proposta di separare la Prua (ove erano situate le scorte di cibo e acqua) dal centro-barca e dalla Poppa, i cui occupanti furono definiti sprezzantemente "baluba" e "poppùn";
  4. accantonamento della questione della rotta da prendere per discutere di federalismo alimentare e idrico e far passare alcune leggi ad hoc in favore del capo del partito dell'Ovest, nel frattempo alleatosi con la Lega Prua;
  5. varo di una legge che stabiliva che la direzione da prendere fosse decisa dal capo del partito di maggioranza, e non più dagli elettori;
  6. nuova votazione e crollo del partito dell'Est;
  7. partenza per l'Ovest;
  8. razionamento dell'acqua, con dosi maggiori attribuite alle direzioni dei partiti di maggioranza;
  9. fine della scorta d'acqua destinata ai rematori;
  10. rivolta dei rematori e guerra civile;
  11. tragica fine di tutto l'equipaggio.

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