domenica 31 maggio 2009

Punti di vista: le capacità da leader dei candidati Sindaco


"Gestione delle risorse" è una locuzione spesso usata nel settore pubblico. Più spesso che no, essa è associata a decisioni inerenti il budget - cioè l'accurata, prudente gestione del denaro pubblico, piuttosto che relative alla cura del patrimonio umano (anch'esso perlopiù pubblico) affidato. Eppure, come ho cercato di spiegare nel post precedente, le capacità di guidare, coltivare e custodire il personale sono le doti più richieste per assicurare che i cambiamenti organizzativi siano accolti e messi in pratica, se non entusiasticamente, almeno serenamente e collaborativamente anzichè con scarsa fiducia e timore, in altre parole con quell'atteggiamento neghittoso che gli americani chiamano "piggyback", ossia "recalcitrante come un maiale quando viene trascinato al macello". Il grado in cui un leader riesce a gestire il cambiamento, sviluppare il consenso e sostenere l'impegno proprio e degli interessati determinerà il successo (o il fallimento) dell'iniziativa.

Questo è il motivo per cui, dopo averlo visto formare la squadra di Rinnova Ferrara, ritengo Romeo Savini l'unico candidato sindaco ad avere buone chance di riuscire nella Riforma della macchina comunale ferrarese, della cui necessità ormai tutti si dichiarano convinti. Mentre al contempo nutro scarsa fiducia negli skills organizzativi e di guida della trasformazione degli altri candidati sindaco, o perchè hanno dimostrato sul campo i propri limiti in materia e/o per l'incompetenza rivelata dai loro discorsi pubblici e/o per l'atteggiamento ideologico che prescinde aprioristicamente dai fatti che potrebbero emergere successivamente, all'insegna del prussiano "Gott mit uns".

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