mercoledì 6 maggio 2009

Il Buono, l'Allocco e il Cattivo - 1

Statement della situazione: il nostro Comune, notoriamente a corto di pìccioli, è dotato di un parco PC di varia anzianità hardware. I desktop, che mi risulta siano ancora in larga maggioranza, sono tutti o quasi dotati di sistema operativo Windows XP e hanno come software applicativo principe Microsoft Office, da quanto capisco generalmente nella versione 2003.
Entrambi questi software, per cui il Comune ha acquistato a suo tempo le licenze, sono usciti di manutenzione e sostituiti da nuove versioni. Se il Comune volesse migrare il proprio parco PC alle nuove versioni, dovrebbe naturalmente pagare nuove licenze. È abbastanza noto anche ai non addetti ai lavori che esistono da tempo validissime alternative "Open Source" ad entrambi i software in questione, e precisamente Linux come sistema operativo e OpenOffice (che per di più è compatibile con Microsoft Office 2003) per la produttività individuale. Le applicazioni Open Source sono mantenute dalla comunità internazionale e non hanno costi nè di licenza nè di manutenzione. Si noti, inoltre, come su Linux sia possibile installare una Virtual Machine XP (ce ne sono diverse disponibili, in genere Open Source pure loro) e quindi - volendo - migrare su Linux direttamente gli applicativi nativi XP, come per l'appunto Microsoft Office 2003. Com'è logico, molti Enti Pubblici in tutto il mondo hanno colto l'occasione per fare il salto e passare all'Open Source: in Italia ha iniziato la Provincia Autonoma di Bolzano, seguita poi da diversi Comuni, ad es. Asti. Ferrara non ha dato sinora segni di vita.
Il sostituto Microsoft di Windows XP, Windows Vista, è stato un insuccesso e molti dei vecchi Clienti Microsoft sono rimasti ancorati a XP in attesa di nuovi eventi. Microsoft ha allora messo rapidamente in cantiere un profondo restyling di Windows Vista, denominato per il momento solo Windows 7, che dovrebbe superare i problemi evidenziati da Vista ma che non è compatibile all'indietro con XP: vale a dire che non sarà possibile trasportare gli applicativi (e le licenze) da XP a Windows 7 sic et simpliciter. Per far fronte alle proteste dei suoi utenti, Microsoft ha deciso di offrire un add-on chiamato Windows XP Mode (XPM) agli utenti di Windows 7 Professional, Ultimate ed Enterprise quando il nuovo sistema operativo verrà consegnato. Professional e Ultimate sono due delle versioni più costose di Windows 7, mentre Enterprise viene venduta solo attraverso contratti di volume licensing.

Il mio commento: poichè ora è chiaro che proseguire sulla strada Microsoft comporterà inevitabilmente traumi multipli con prognosi riservata alla nostra Amm.ne Comunale (acquisto delle nuove licenze, rinnovo parco macchine per adeguarle ai requisiti del nuovo software, addestramento degli utenti, installazione e gestione dell'add-on di compatibilità, migrazione delle vecchie applicazioni, etc.), credo che il mio piano di passaggio della ns. Amm.ne Comunale all'Open Source, e segnatamente all'utilizzo pieno di Linux, acquisti di giorno in giorno validità e meriti, indipendentemente da quello che sarà l'esito delle prossime elezioni. Se non verrà adottato, lascio a voi decidere a chi attribuire i ruoli di Buono, Allocco e Cattivo (scusa Leone!)

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