domenica 31 maggio 2009

Perchè secondo me ora Ferrara ha più bisogno di leadership che di managerialità

Intanto, già dal fatto che per esprimere questi due concetti occorra ricondursi alla terminologia anglosassone ("capacità di guida" e "di gestione" sono troppo imprecisi) si comprende trattarsi di merce rara alle nostre latitudini. Tuttavia, anche in questa origine comune si nota che il primo deve essere più lontano del secondo dalla mentalità e dalla prassi vigente sul patrio suolo nostrano, perchè non si è riusciti neppure ad italianizzare il termine primitivo. Prima di giustificare la frase del titolo, quindi, sarà opportuno chiarire la differenza IMHO (nella mia modesta opinione) tra i due.

Una semplice definizione di "managerialità" è: la capacità di far fronte alla complessità. Lo sviluppo di grandi organizzazioni porta spesso alla creazione di gerarchie stratificate di management come metodo istintivo per conservare il controllo di cose come la pianificazione, il budget, la spesa, le entrate, la supervisione etc. Una buona gestione manageriale significa che - anche nell'organizzazione più complessa - tutto si svolge in modo ordinato e controllato.

La "leadership" invece riguarda la capacità di iniziare e fronteggiare il cambiamento, capacità che oggidì è divenuta un fattore vitale a causa della crescente frequenza con cui trasformazioni di intensità crescente si verificano nella tecnologia o in campo sociale, economico, demografico etc.
Mentre generalmente i processi di management nel passato sfociavano tranquillamente in cambiamenti graduali di tipo evolutivo, le organizzazioni moderne si trovano sempre più spesso in situazioni che richiedono una trasformazione continua, un nuovo abito mentale. Ancor più importante, questa costante necessità di cambiare è una pressione che si avverte a tutti i livelli della gerarchia, non solo in cima.

La managerialità si concentra sul creare e controllare strutture organizzative, mentre la leadership si esercità nell'ispirare le persone a lavorare assieme per raggiungere nuovi obiettivi, di norma con l'esempio personale del leader. Il contrario dell'armiamoci e partite, insomma.
E ancora: mentre la managerialità si occupa del controllo di processi complessi, la leadership mette in discussione le vecchie abitudini e stabilisce nuovi obiettivi per l'organizzazione. In altre parole, la managerialità riguarda il fare le cose bene; la leadership riguarda il fare le cose giuste.

Tutto ciò è particolarmente vero per Ferrara e la sua Amministrazione Comunale, una macchina che è cresciuta negli anni in dimensione ma non nella testa, un corpaccione intento a guardarsi l'ombelico mentre la città andava in pezzi e retrocedeva in tutte le graduatorie virtuose, mentre le sue forze attive emigravano verso lidi più favorevoli e la casta affaristica dei partiti con le sue clientele parassitarie metteva le mani sul rimanente.

È per questa ragione che ritengo di poter affermare che Ferrara oggi ha bisogno di una nuova classe dirigente, di veri leader ad ogni livello e in ogni luogo. Nella speranza che, dopo aver riportato sulla retta via l'Amministrazione Comunale cittadina, sviluppino anche buone doti manageriali.

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